la mia Missione: Marcella Campana

Insegnando, sognando, credendo

Marcella Campana: "Non avrei mai pensato di essere dove sono ora. Ma ho sempre sognato una vita nel TENNIS o nello SPORT, le mie due PASSIONI. E ora VIVO di loro.

Mio padre Maurizio è stato il mio primo insegnante quando ero molto piccola dato che era un tennista amatore e autodidatta (ma sopratutto un buon calciatore del Parma Calcio degli inizi) e decise di non vivere all'estero negli Emirati per lavoro ma trovare una vita ordinaria qui in Italia. Insegnò anche a mia madre Erminia, un'insegnante elementare vecchio stampo della mia città Desio.

Ho iniziato col pattinaggio a rotelle e con lo sci (sempre con mio padre insegnante) ma il tennis mi ha da subito catturato tanto da spendere molte ore in campo colpendo infinite palline e viaggiando avanti e indietro tra allenamente e tornei, collezionando tanta ESPERIENZA e molto CORAGGIO.

Dopo le superiori ero abbastanza impaurita nell'investire tutto nel tennis e così ho assecondato i pensieri dei miei genitori, anche un pò i miei e ho deciso di rimanere in Italia, invece di andare negli Stati Uniti, e di studiare all'Università Statale di Milano nella triennale di Scienze della Comunicazione e poi nella specialistica in Lingue, Culture e Comunicazione Internazionale, per un totale di cinque anni. Mi piaceva l'idea di diventare giornalista sportiva e di conoscere da più vicino il mondo dello sport.

A row of three photos of a group of young people smiling at the camera

Nel 2005 all'inizio della mia esperienza lavorativa stavo anche giocando e allenandomi per il mio team, il Club Tennis Ceriano, un piccolo paese nel Nord dell'Italia con circa 6.500 abitanti. Ho collezionato così tante belle eperienze con La Gazzetta dello Sport, il miglior quotidiano sportivo nazionale, Class CNBC, Sky Tv e per Fondazione Laureus Italia. Ho lavorato con alcuni dei miei eroi come Martina Navratilova, Monica Seles, Nadia Comaneci e viaggiato in posti meravigliosi come gli Emirati Arabi, Kuala Lumpur in Malesia e Rio de Janeiro in Brasile, gestendo progetti importanti anche in Italia. Ho amato tutto quello che ho fatto!

Nel mentre anche il mio Club stava scalando la classifica, passando dalla Serie D alla Serie B e ho dovuto dividermi sempre tra mattine in ufficio e pomeriggi in campo, seguendo come coach alcuni giovani talenti italiani. Era molto difficile bilanciare tutto perchè amavo tutti e due i lavori, cercavo di fare tutto nel miglior modo possibile e credo di esserci riuscita.

AMO insegnare tennis ai bambini e seguire nei loro progressi giovani giocatori. Penso che questo sia un dono che mi ha trasmesso mia madre eho realizzato che stare in campo con loro rendeva la mia vita migliore. Insegnare uno sport è portare le persone a fronteggiare le proprie debolezze e migliorarsi nella loro vita, non è solo questione di vincere o perdere una partita.

Il mio feeling nello stare coi ragazzi, coi bimbi nelle scuole alle mattine e con gli adulti è migliore rispetto a stare quattro o cinque ore in ufficio facendo un lavoro di “tante chiacchiere”. Penso che questa è la mia MISSIONE per i prossimi anni anche se non so se durerà per sempre.

Oggi la mia giornata si sviluppa al mattina in palestra o nelle scuole elementari dove insegno tennis ai bambini e poi nel pomeriggio in campo e spesso anche la sera per insegnare a chi vuole veramente apprendere il tennis. Nei weekend la maggior parte del mio tempo trascorre facendo sempre qualcosa dentro o fuori dal campo inierente al tennis o allo sport. Quando ho del tempo libero di solito lo uso per “studiare” lo sport, facendo e condividendo nuove esperienze.

Cerco di fare del mio meglio insegnando ai giovani tennisti che ognuno ha le sue possibilità nella vita, come me che ora guido la mia squadra nel massimo campionato italiano, la Serie A1, un piccolo paese contro città e club storici come Roma, Cagliari, Torino, Genova e Prato. Si, un sogno diventato realtà!

I bambini devo CREDERE in loro stessi e SOGNARE. Non devono avere paura delle loro imperfezioni e limiti, devono realizzare che ognuno ha il suo potenziale e lavorare su questi due aspetti. Ognuno ha un TALENTO da scoprire e da crescere con buoni obiettivi nella vita.

Ripeto spesso “Tu mettici il cuore” perchè il CUORE è la chiave che motiva e il mio obiettivo principale è sostenere e supportare questi ragazzi e ragazze a fare il meglio che possono, a essere prima persone migliori e poi buoni atleti. Devo anch'io ogni giorno imparare e migliorarmi, un'altra sfida da affrontare.

Penso che questa sia la mia missione per ora ma continuo a sognare"...

Marcella :-)